di Angela Panzera - Sigillo della Cassazione sul processo condotto contro la 'ndrangheta di Palmi. È giunta nella tarda serata di ieri la decisione della Suprema Corte relativa al troncone abbreviato del processo scaturito dall'inchiesta "Cosa Mia", inchiesta che ha svelato lo strapotere delle cosche della Piana sui lavori di ammodernamento del V Macrolotto dell'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, ma che ha anche ricostruito ruoli e dinamiche delle cosche Gallico di Palmi e Bruzzise di Seminara, impegnati per anni in una feroce faida. Gli Ermellini, dopo una camera di consiglio durata più di un giorno, hanno sostanzialmente confermato quando deciso dai giudici della Corte d'Assise d'Appello reggina che il 27 luglio del 2015 comminó oltre 300 anni di carcere e ben cinque ergastoli. Il carcere a vita quindi è stato confermato per Domenico Gallico e per suo fratello Giuseppe, per l'anziana Lucia Giuseppa Morgante, Salvatore Morgante, per Carmine Demetrio Santaiti ed infine per Antonio Cilona. Tutti questi ergastoli sono stati confermati in toto dagli Ermellini così come le restanti condanne disposte per gli altri imputati. Tornano però al vaglio di un'altra sezione della Corte d'Appello reggina solo alcune posizioni limitatamente però, al ricalcolo della pena finale che dovrà essere adesso comminata nuovamente dai giudici reggini secondo i parametri dettati dalla Cassazione. L'imputato Cilona, pur essendo ormai andata definitiva la sentenza all'ergastolo emessa nei suoi confronti, vedrà nuovamente vagliata la sua posizione dai giudici di Piazza Castello limitatamente all'uso del fucile utilizzato per l'omicidio di cui era imputato. Gli atti tornano a Reggio Calabria anche per Antonio, Carmelo, Giuseppe e Vincenzo Bruzzise, e Domenico e Carmelo Sciglitano, questi ultimi due difesi dai legali Domenico Putrino e Giuseppe Milicia. La responsabilità penale nei loro confronti è stata accertata e confermata, ma il nuovo Collegio dovrà ricalcolare la pena alla luce dell'errata recidiva considerata dai giudici d'Appello. Nuovo processo di secondo grado anche per Pasquale Mattiani. L'indagine, curata dai pm Roberto Di Palma e Giovanni Musarò, adesso in servizio si chiude adesso con una raffica di condanne confermate dalla Suprema Corte. Anche in Cassazione quindi, sono stati condannati capi, seconde linee e sodali dei clan Gallico di Palmi, e Bruzzise, della frazione di Barritteri di Seminara. Con questa decisione gli Ermellini, ribadendo la sentenza di secondo grado, hanno ufficializzato che nel tratto del V macrolotto della Salerno-Reggio Calabria (tra Gioia Tauro e Scilla) le cosche estorsero denaro alle ditte che lavoravano al rifacimento dell'A3 imponendo, nello stesso tempo, aziende di comodo e manovalanza. L'indagine "Cosa mia" passerà alla storia non solo per quella maxiestorsione, ma anche per gli omicidi, vecchi e nuovi, ricatti, asservimento di imprenditori e molto altro adesso tutto accertato e definitivo.
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Di seguito la sentenza emessa dalla Cassazione:
Oscar Barbaro 2 anni
Antonio Bruzzise annullamento con rinvio per ricalcolo pena ( 15 anni e 8 mesi in Appello)
Carmelo Bruzzise annullamento con rinvio per ricalcolo pena ( 25 anni in Appello)
Giovanni Bruzzise 9 anni
Giuseppe Bruzzise annullamento con rinvio per ricalcolo pena ( 20 anni Appello)
Vincenzo Bruzzise annullamento con rinvio per ricalcolo pena ( 14 anni in Appello)
Vincenzo Cambareri 7 anni e 6 mesi
Roberto Caratozzolo 4 anni
Antonino Ciappina 11 anni
Antonino Costa 9 anni
Antonio Costantino 13 anni e 6 mesi
Francesco Cutrì 14 anni e 9 mesi
Carmine Gaglioti 12 anni e 9 mesi
Mariangela Gaglioti 9 anni
Antonino Gallico 14 anni e 2 mesi
Domenico Gallico conferma ergastolo
Giuseppe Gallico conferma ergastolo
Rocco Gallico 19 anni e 4 mesi
Teresa Gallico 17 anni e 5 mesi
Matteo Gramuglia 11 anni
Pasquale Mattiani annullamento con rinvio ( 2 anni in Appello)
Filippo Morgante 16 anni e 9 mesi
Lucia Morgante conferma ergastolo
Salvatore Morgante 16 anni
Vincenzo Oliverio 9 anni
Giuseppe Papasergi 2 anni
Diego Rao 10 anni
Carmine Demetrio Santaiti conferma ergastolo
Carmelo Sciglitano annullamento con rinvio per ricalcolo pena ( 12 anni in Appello)
Domenico Sciglitano annullamento con rinvio per ricalcolo pena ( 16 anni in Appello)
Vincenzo Sciglitano 10 anni
Maria Carmela Surace 12 anni e 3 mesi
Antonio Cilona ergastolo confermato